Grazia Deledda, Canne Al Vento (1913).
Canne al vento è un classico della narrativa italiana. Un romanzo scritto da Grazia Deledda nel 1913. Grazia Deledda, scrittrice sarda, con questo romanzo ci racconta un pezzo della sua isola e delle nostre radici. La Sardegna, terra percorsa dalla natura e da antiche tradizioni. Sospesa tra il mistico e il profano. Diventa simbolo di tutta la nostra cultura.
Il protagonista del romanzo è il servo Efix, vecchio contadino e uomo dal passato misterioso, macchiato forse da un necessario delitto. Accanto a lui altri uomini e altre donne. Le tre sorelle, vestite di nero e percorse da una follia gioiosa. Il giovane Giacinto, giocatore e perditempo, affannato e incolmabile. Don Predu che impone e regola la ricchezza. Lia che è fuggita ma è rimasta. Su tutto il romanzo regnano poi la natura e i luoghi della terra sarda.
Una lotta per la vita e una lotta con la morte. Dove la natura incombe, sembra calmare e calmarsi. Dove il tutto si insegue e nulla permane. Antico nelle sensazioni tra il rumore e il suono delle canne al vento che portano lontano.
Verso le immense foreste di bambù, dove un tempo si sfidavano maestosi i samurai. Le tigri e i dragoni. Nell’antico Giappone nella calda madre terra di Sardegna.
